Il team di Buchstart vi dà il benvenuto

Libri per tutti. Fin dall’inizio!

Grazie al progetto Buchstart la città di Amburgo regala a ogni suo piccolo cittadino che compie un anno un pezzo di futuro. Siamo convinti che i bambini che crescono accompagnati dai libri fin dalla prima infanzia ne traggano grandi vantaggi. Scoprendo già da piccolissimi quanto siano divertenti le storie e le illustrazioni, il piacere di leggere e di imparare li accompagnerà per tutta la vita.

“Ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino” recita un proverbio africano. Ci vuole l’impegno di tutti gli adulti. Nel nostro villaggio noi di Buchstart abbiamo assunto il compito di rendere il cammino verso la lingua e l’istruzione il più semplice possibile. I nostri aiutanti più importanti in questa missione sono piccoli, colorati e fatti di cartone: i primi libri illustrati.

Ad Amburgo dall’inizio del 2007 ogni bambino di un anno riceve la propria borsa Buchstart. I 160 pediatri le consegnano durante la visita medica U6 (prevista fra i 10 e i 12 mesi). I medici collaborano volentieri con Buchstart poiché sanno per esperienza che i libri ben fatti sono importantissimi per lo sviluppo del linguaggio e quindi in generale per la salute dei bambini.

Le borse Buchstart contengono due libri illustrati, accuratamente selezionati e diversi ogni anno, un buono per le biblioteche cittadine e tanti consigli per i genitori sui libri e la lettura. Lanciarsi nell’avventura di “sfogliare i libri” diventa facilissimo e, così equipaggiati, tutto quello di cui i genitori hanno bisogno è un quarto d’ora al giorno da dedicare ai libri.

Inoltre Buchstart, in collaborazione con le Elternschule e altre istituzioni, organizza anche i “Gedichte für Wichte”. Questi gruppi, gratuiti e aperti a tutti, coinvolgono bambini e genitori in attività dedicate ai libri illustrati e alla lingua parlata: canzoni divertenti, filastrocche, giochi con le dita e giochi di movimento introducono i bambini nel mondo della lingua e delle prime illustrazioni, e danno ai genitori molti spunti su come utilizzare i libri.

Diese Übersetzung wurde uns freundlicherweise von Frau Francesca Parenti zur Verfügung gestellt. Vielen Dank!

Kirsten Boie: sfogliare libri con un bebè?

“Che idea folle! I bebè non sanno nemmeno parlare! Di sicuro non ci capiscono nulla!” E invece sì! È proprio questo il momento giusto. Tutti i bambini nel primo anno di vita adorano osservare i libri con una persona a cui vogliono bene: seduti sulle ginocchia, coccolandosi, è per entrambi un’esperienza molto speciale di vicinanza. Ogni giorno per mezz’ora, se possibile sempre alla stessa ora, un appuntamento costante e piacevole: questa sensazione di piacere, attenzione e benessere creerà tra i libri e i bambini un legame che resterà intatto per tutta la vita. Coloro che da piccolissimi hanno sfogliato dei libri vedono in essi un oggetto che infonde benessere e non uno strumento per apprendere e del quale aver timore. A scuola hanno più facilità a imparare e lo fanno con maggior serenità. È quanto dimostrano ricerche svolte in numerosi Paesi.

Grazie ai libri diamo ai nostri figli la possibilità di iniziare la vita in un modo migliore. Già con mezz’ora al giorno dedicata ai libri i bambini imparano moltissimo senza alcuno sforzo. Iniziano prima a parlare e lo fanno con maggior piacere, mantenendo questo vantaggio linguistico per tutta la vita. Inoltre, poco a poco, imparano a concentrarsi – un’altra capacità importante per avere successo più tardi, non solo a scuola. Naturalmente all’inizio non stanno seduti tranquilli ad ascoltare tutta la storia in silenzio. Vogliono indicare le immagini e sentire il lettore che gli dice come si chiamano: “Sì, esatto, questo è un gatto! Come fa il gatto?” Vogliono partecipare e decidere: quale pagina guardare e quante volte. Fin da piccolissimi mostrano agli adulti quello che preferiscono e che li diverte. Nel guardare i libri, come in tutto il resto, bisogna osservarli per capire di cosa hanno bisogno.

È permesso anche ridere e fare i pagliacci

Nessuno meglio dei bambini stessi sa quello che già capiscono e quale sarà il prossimo passo nel loro sviluppo. E proprio quest’ultimo non è uguale in tutti i bambini. Perciò devono poter interrompere la lettura in qualunque momento, girare le pagine, tornare indietro e di tanto in tanto anche dare un morso alle pagine di cartone. Nonostante tutto, poco per volta, ogni bambino capisce che i libri raccontano storie e col tempo le vuole ascoltare. Ma non subito: all’inizio si sfoglia e si torna indietro, bisogna rispondere a mille domande, è anche permesso ridere e fare i pagliacci, e qualche bambino inizia a raccontare ispirato dalle illustrazioni. Guardare i libri deve soprattutto essere piacevole, per grandi e piccini. Il miglior modo di imparare è divertendosi!

Divertirsi con i libri nei primi 3 anni

Qual è allora il modo migliore per guardare i libri con neonati e bambini piccoli? I bebè imparano usando tutti i sensi.
Vogliono toccare il libro, tenerlo in mano, metterlo in bocca. Non vogliono ancora ascoltare una storia per intero, ma adorano le voci che gli sono familiari, le filastrocche, le canzoni, le rime per le mani e quelle raccontate cavalcando sulle ginocchia dell’adulto. E poi amano le ripetizioni infinite, perché gli piace riconoscere qualcosa che hanno già sentito. Non abbiamo bisogno di inventarci sempre cose nuove! Provate con le filastrocche e le rime per le mani del nostro opuscolo: di sicuro ce ne sarà una che piace al vostro bambino.

Fra il primo e il secondo anno d’età…

…continuano a piacergli le stesse cose. Però adesso adorano anche sentirsi raccontare delle brevi storie nelle quali ritrovano se stessi e tutte le cose che conoscono della vita quotidiana: alzarsi, lavarsi, mangiare, cambiare il pannolino, fare la spesa. Sono entusiasti quando leggendo imitiamo i versi degli animali e inseriamo esclamazioni divertenti a voce alta: bummm!!! e sbam!!! e peng!!! E quant’altro ci viene in mente. Adorano ogni tipo di comportamento buffo. Mentre leggiamo hanno il permesso di girare le pagine perché adesso sono grandi e hanno imparato a farlo con molta cautela. E poi vogliono partecipare quando osserviamo i libri. Vogliono che gli chiediamo: “Ma guarda un po’, chi si è nascosto lì sotto il tavolo?” E così ce lo possono dire.

A circa tre anni…

…tutto questo vale ancora. Ma adesso i bambini capiscono già molte cose e desiderano ascoltare più a lungo. Vogliono decidere loro quale storia ascoltare e quale libro guardare. Adorano i racconti divertenti, le storie di animali e quelle in cui succedono cose fantastiche che non esistono nel mondo reale. Non devono essere troppo eccitanti e il lieto fine è d’obbligo. Nei racconti finisce sempre tutto bene: questo lascia ai bambini la speranza che anche nella realtà sia così. Chi sfoglia regolarmente libri con i propri figli dà loro qualcosa di insostituibile che li accompagnerà per tutta la vita. I bambini lettori non solo imparano che il tempo passato insieme leggendo significa sentirsi protetti e divertirsi insieme, non solo avranno più facilità ad apprendere, ma per tutta la vita in ogni situazione avranno a disposizione una fonte di divertimento, interesse e conforto.
Per questo dovremmo regalare a noi e ai nostri figli questa mezz’ora al giorno.

L’autrice amburghese di libri per bambini e ragazzi Kirsten Boie è “ambasciatrice” di Buchstart fin dalla nascita del progetto. Per i suoi libri ha ricevuto numerosi premi fra cui lo Jugendliteraturpreis (premio tedesco per la letteratura per ragazzi) e l’Evangelischer Buchpreis (premio letterario tedesco di ispirazione religiosa evangelica). Kirsten Boie è impegnata da molti anni nella promozione della lettura, anche a livello internazionale.

Diese Übersetzung wurde uns freundlicherweise von Frau Francesca Parenti zur Verfügung gestellt. Vielen Dank!